Contenuto
Fauni e satiri sono divinità minori simili ma distinte che si trovano nella mitologia greca e romana. Si diceva che queste creature vivessero vicino a pascoli di pecore e capre e vagassero per foreste e montagne. L'arte antica li raffigura spesso in processioni di vari dei. Rappresentano concetti come natura, fertilità, lussuria, rivalità e musica,
Satiri
I satiri erano antichi spiriti greci della natura. Sono stati ritratti come compagni di vari dei e dee tra cui il dio messaggero Hermes, il dio del vino Dioniso, la dea della fertilità Reia, la dea madre primordiale Gaia e il dio fabbro Hefestus. I greci di solito li ritraggono come uomini brutti e selvaggi con code di cavallo, orecchie da asino, naso da carlino e pene eretto. Come compagni di Dioniso, erano solitamente raffigurati mentre danzavano con calici di vino, flauti e tamburelli.
Commedie satiriche
Secondo le regole degli antichi festival teatrali greci, i drammaturghi dovevano presentare quattro opere teatrali sullo stesso personaggio, famiglia o tema. Le prime tre commedie erano tragedie e la quarta era una commedia chiamata commedia satirica. La sceneggiatura della commedia satirica di solito coinvolgeva un eroe in una situazione comica che coinvolgeva satiri e faceva commenti osceni sulle tragedie. Le commedie satiriche avevano linguaggio e gesti indecenti, danza e azione energica. "Ciclope", di Eurípedes, è l'unico pezzo satirico intatto ancora esistente.
Padelle
Si credeva che Pan, l'antico dio greco dei pastori, delle montagne, dei pascoli e della musica rustica, fosse accompagnato da Panes, spiriti simili ai satiri e associati a mandrie di capre, pecore e pascoli. Avevano tronchi umani, facce brutte, barbe folte, corna, piede di porco e gambe e pene eretto. Alcune incisioni li raffigurano con teste interamente di capre.
Fauni
Fauno, l'antico dio romano degli interni, era simile al dio greco Pan. Sebbene divina, la mitologia dice che fu una dei primi re nella regione italiana chiamata Lazio, dove fu fondata la città di Roma. Si ritiene che i soldati romani, in procinto di essere sconfitti, siano stati ispirati a continuare a combattere a causa delle visioni profetiche di Fauno. Le leggende raccontano che Fauno avesse la compagnia degli equivalenti romani del pane, i fauni. I fauni erano considerati meno libidinosi e più giocherelloni dei satiri.