Differenze tra monologo e soliloquio

Autore: Mike Robinson
Data Della Creazione: 16 Settembre 2021
Data Di Aggiornamento: 5 Maggio 2024
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Soliloquio o Monologo Interiore? Differenze.
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Sia il monologo che il soliloquio sono tecniche letterarie utilizzate dagli autori di finzione per arricchire un personaggio, aumentare la tensione, sviluppare relazioni e far avanzare la narrazione. Gli scrittori, in particolare i drammaturghi, hanno usato tali tecniche per secoli, incluso il famoso William Shakespeare. "Essere o non essere; questo è il problema", riflette Amleto in uno dei più noti soliloqui della letteratura occidentale.

Monologo

La parola "monologo" deriva dalla radice latina "mono", che significa "uno" o "solo", e "logo", che significa "parlare". Un monologo, quindi, è un discorso pronunciato da una persona. In un'opera teatrale, un monologo drammatico si verifica quando un personaggio parla a se stesso ad alta voce quando non ci sono altri personaggi sul palco oa una distanza udibile. Un monologo interiore, un flusso di pensieri o emozioni da un personaggio, è una risorsa appropriata per i romanzi, in cui un narratore dà al lettore l'accesso a ciò che accade nella mente del personaggio.


Esempi di monologhi nella letteratura classica

Sia i romanzi che la poesia e le opere teatrali hanno famosi monologhi. Il narratore nella poesia "La mia ultima duchessa" presenta un monologo in cui l'orribile carattere del personaggio viene rivelato attraverso un freddo racconto della sua defunta moglie. Il romanzo di William Faulkner "The Sound and the Fury" utilizza flussi di coscienza per ricordare i monologhi interiori di vari personaggi principali.

Soliloquio

Il soliloquio e il monologo drammatico sono così simili che sono spesso usati in modo intercambiabile. Il soliloquio è un monologo ristretto alla drammaturgia, in cui gli attori parlano solo quando sono soli, o quando pensano di essere soli. Poiché un'opera teatrale consiste principalmente di dialoghi e pochissima narrazione, il soliloquio è l'unico modo per il pubblico di accedere alla mente di un personaggio. I soliloqui sono generalmente considerati genuini, perché quando non c'è nessuno che ascolta, il personaggio non ha motivo di mentire, mentre altre volte nello spettacolo i suoi discorsi possono essere oggetto di diffidenza.


Esempi di soliloqui nella letteratura classica

Shakespeare usava spesso i soliloqui. Forse il più famoso di tutti i tempi è "Essere o non essere" di Amleto, in cui riflette se uccidere o meno suo padre, chiedendosi anche se debba continuare a vivere. In "Romeo e Giulietta", Giulietta fa un soliloquio - Romeou, Romeo, perché sei Romeo? "- senza rendersi conto di averla sentita.