Le 10 frasi più famose di William Shakespeare

Autore: Randy Alexander
Data Della Creazione: 1 Aprile 2021
Data Di Aggiornamento: 4 Maggio 2024
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Le 10 frasi più famose di William Shakespeare - Articoli
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introduzione

William Shakespeare fu uno dei più grandi drammaturghi della storia. Nato nel Regno Unito nel 1564 e deceduto nel 1616, lasciò un ampio patrimonio costituito da 36 opere teatrali, poesie e contributi in altre opere. Shakespeare ha affrontato temi legati alla vita, affrontando i grandi problemi dell'essere umano quando enunciava attraverso i suoi personaggi frasi ricordate fino ad oggi.


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"Essere o non essere, questa è la domanda"

"Essere o non essere, questa è la domanda" potrebbe essere la citazione più nota dal drammaturgo inglese. Estratto dallo spettacolo "Amleto" e raccontato dal personaggio con lo stesso nome, descrive il momento in cui l'uomo si interroga su cosa fare di fronte a un problema complesso, che nel caso del personaggio è scoprire la verità sulla morte del padre. È a un bivio e spesso l'azione giusta è quella che porta più difficoltà.

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"Abbiamo pianto alla nascita perché siamo venuti in questa immensa scena di persone dementi"

"King Lear" affronta l'invecchiamento di un monarca e l'ingratitudine dei bambini. Con la frase "Piangiamo alla nascita perché veniamo a questa immensa scena di demenza", Shakespeare rivela un atteggiamento pessimista nei confronti della vita: l'uomo, dal momento in cui nasce, diventa parte del problema umano, spesso privo di significato, l'essere umano sta da solo contro tutto il resto. Si occupa anche delle assurdità che possono diventare difficoltà umane.


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"Parole, parole, tutte le parole!"

Presente anche in "Amleto", con la frase "Parole, parole, tutte le parole!" Shakespeare cerca di intensificare la distanza tra parole e fatti e verità. Cioè, nonostante tutto il potere che possono avere, non sono, dopotutto, nient'altro che le parole, lungi dall'essere la verità o persino l'agire.

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"Il mio regno per un cavallo!"

Nello spettacolo "Riccardo 3" Shakespeare racconta come un monarca perde il suo regno a causa del ferro di cavallo rotto in una delle gambe del suo cavallo. Quando l'animale, nel bel mezzo della battaglia, si dirige verso l'esercito nemico, perde il pezzo e incespica, lasciando il re in balia del nemico. È allora che il monarca dice "Il mio regno per un cavallo!" Offrendo ciò che ha di più prezioso mentre implica che a volte qualcosa di minore importanza può essere decisivo in qualche punto della vita.


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"L'amore non vede con gli occhi, vede con la mente"

"L'amore non vede con gli occhi, vede con la mente" è una grande frase di "Sogno di una notte di mezza estate", una commedia di Shakespeare. Parla della natura della passione: sia spirituale che carnale. Tuttavia, può essere interpretato come il predominio dell'idealismo sulla ragione quando si tratta di amore, poiché lo sguardo della mente ha a che fare con l'intuizione e la spiritualità, caratteristiche giovanili dei personaggi dell'opera.

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"Se la fortuna mi fa re, allora puoi incoronarmi, anche senza il mio aiuto"

"Macbeth" si occupa del tradimento e dell'ambizione senza limiti. Nella frase "Se la fortuna mi fa re, allora puoi incoronarmi, anche senza il mio aiuto" mette in discussione la natura del destino. Poiché l'esito del lavoro è legato alla superstizione, questa frase parla del ruolo preponderante del caso, che determina gli eventi degli uomini nonostante la loro volontà.

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"Il mondo intero è un palcoscenico"

Presente in "How You Like It", un'altra frase ben nota di William Shakespeare è "Il mondo intero è un palcoscenico". Nel mezzo dello sviluppo comico della trama, il drammaturgo coglie l'occasione ancora una volta per affrontare la questione del destino, questa volta prendendo gli uomini come semplici attori in uno spettacolo in cui eventi, azioni e storie sono già stati scritti, che in un certo modo permea da un senso di tragedia e commedia alla vita delle persone.

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"Con l'inganno di una bugia, viene catturata una vera carpa"

Anche contenuto in "Amleto", la frase "Con l'inganno di una bugia, una vera carpa è pescata" parla di come attraverso una burla si possa raggiungere una verità. In altre parole, parla di elaborare trucchi per smascherare una menzogna. Con questa frase, rende anche manifesto come si possano trovare i poli opposti. In questo caso, rivela come dalla bugia si possa estrarre la verità. Si può anche interpretare la menzogna come la finzione del teatro, in un esercizio di metalinguaggio, e come può esporre una verità importante.

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"Così fuori dal tempo arriva colui che va troppo veloce come uno che è in ritardo"

Contenuto nel classico "Romeo e Giulietta", la frase "Così fuori dal tempo arriva colui che va troppo veloce come uno che è in ritardo" spiega come fare le cose con grande impeto e incuria può rendere ancora più difficile fare ciò che si vuole realizzare, anche per ritardare i risultati. Nel contesto del lavoro, ad esempio, i piani affrettati e falliti di Romeo e Giulietta riflettono la frase.

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"Gli infelici non hanno altra scelta che sperare"

Contenuto nella commedia "Misura per misura", la frase "Il miserabile non ha altra scelta che speranza" riguarda il destino e l'impotenza che ha di fronte. Parla dell'evento di disgrazie che non possono essere guarite da alcuna azione. Quindi l'unico rimedio rimasto è la speranza che la fortuna determini un risultato migliore, poiché all'interno del lavoro shakespeariano le forze del caso, della possibilità, della fortuna e del destino sono temi costanti.