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La personificazione, un dispositivo figurativo in cui uno scrittore attribuisce qualità umane a un oggetto inanimato, crea immagini insolite nella poesia. "Ma guarda: l'aurora con la sua veste rossa / Passeggia sopra la rugiada oltre la collina", dice Orazio nell'Amleto di Shakespeare, descrivendo l'alba come una persona che cammina su una collina. Il sole non può camminare letteralmente; tuttavia, impersonarlo come un umano evoca un'immagine austera ed emotiva per il lettore.
Dai vita alla tua poesia con le personificazioni (Comstock / Comstock / Getty Images)
Poesie sulla natura
Molti poeti impregnano la natura con qualità umane, il che ha l'effetto di farlo sembrare vivo, forse perché in realtà sembra vivo per alcune persone. Prendi un oggetto dalla natura, come un albero, un oceano o una stella, e descrivilo come se fosse vivo e sensibile. Usa quante più direzioni possibili. Queste qualità, in parte, definiscono l'umanità, sebbene gli oggetti inanimati non possano vedere, toccare, udire, odorare o gustare.
Legare le parole
Per gli scrittori che lottano per capire come animare qualcosa che è inanimato, prova ad afferrare un oggetto e selezionare un verbo casuale dal dizionario, e spiega come si riferiscono i due. Ad esempio, considera ciò che l'oggetto "pietra" ha in comune con un verbo arbitrario, come "ascoltare". Inizia la frase con "The Listening Stone" e aggiungi un predicato, ad esempio "l'erba cresce".
Riformulazione di frasi comuni
Un altro modo per creare la personificazione è prendere una frase comune con un verbo debole come il verbo "essere" o "essere" e sostituirlo con un verbo più eccitante e descrittivo. Ad esempio, nella frase "Il lettore CD ha fatto rumore", il verbo "ha fatto" non è interessante e non evoca un'immagine impressionante, mentre "il lettore di CD piagnucoloso" trasmette al lettore che il rumore lo ha fatto è stato fastidioso. Crea un poema attorno a questa idea espandendo l'immagine personificata aggiungendo ulteriori dettagli.
Usando l'immaginazione
Uno scrittore può provare a chiudere gli occhi e immaginare di essere un oggetto inanimato. Può scrivere ciò che sente, pensa e vuole fare. Dopo aver scritto un intero poema dalla prospettiva di questo oggetto, usando "Io", lo scrittore può tornare indietro e cambiare tutti gli "Io" in "lui" o "lei". Ora il poema farà riferimento all'oggetto in terza persona. Senza necessariamente nominare l'oggetto, lo scrittore può mostrare il poema a un'altra persona e vedere se riesce a indovinare qual è l'oggetto.