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La fotosintesi nelle piante si verifica negli organelli noti come cloroplasti, secondo l'Università dell'Illinois. In passato, i cloroplasti vivevano come batteri liberi, fino a quando non hanno invaso le cellule non fotosintetiche e, infine, sono stati incorporati nelle piante.
Pigmenti
Per assorbire la luce solare, le piante hanno pigmenti noti come clorofilla A, clorofilla B e carotenoidi. I cianobatteri, d'altra parte, contengono clorofilla B e complessi proteici specializzati, noti come ficobilisomi, per eseguire questo assorbimento. Altri batteri fotosintetici dipendono dai carotenoidi e dalla clorofilla batterica, che è simile a quella delle piante.
Materiale grezzo
Le piante usano acqua e anidride carbonica per eseguire la fotosintesi. Ad eccezione dei cianobatteri, i batteri fotosintetici non possono processare l'acqua. Invece, usano molecole organiche e inorganiche che trovano nell'ambiente, come l'idrogeno solforato e altri composti di zolfo.
Produzione di ossigeno
Le piante producono ossigeno come sottoprodotto della fotosintesi. Ad eccezione dei cianobatteri, che si sospetta siano i primi organismi a produrre ossigeno, i batteri fotosintetici non hanno questo sottoprodotto. In effetti, la maggior parte di questi batteri sopravvive solo in ambienti con bassi livelli di gas.