Differenze tra monologo e soliloquio

Autore: Robert Simon
Data Della Creazione: 19 Giugno 2021
Data Di Aggiornamento: 12 Maggio 2024
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Soliloquio o Monologo Interiore? Differenze.
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Sia il monologo che il soliloquio sono tecniche letterarie usate dagli autori di narrativa per arricchire un personaggio, aumentare la tensione, sviluppare relazioni e far avanzare la narrativa. Gli scrittori, in particolare i drammaturghi, hanno usato queste tecniche per secoli, tra cui il celebre William Shakespeare. "Essere o non essere, questa è la domanda", riflette Amleto in uno dei più noti soliloqui della letteratura occidentale.


Molti dei cattivi di Shakespeare fanno soliloqui (Jupiterimages / Photos.com / Getty Images)

monologo

La parola "monologo" deriva dalla radice latina "mono", che significa "uno" o "solo" e "logo", che significa "parlare". Un monologo, quindi, è un discorso pronunciato da una persona. In un gioco, un monologo drammatico si verifica quando un personaggio parla da solo ad alta voce quando non ci sono altri personaggi sul palco o ad una distanza udibile. Un monologo interiore, un flusso di pensieri o emozioni di un personaggio, è una caratteristica appropriata per i romanzi, in cui un narratore dà al lettore l'accesso a ciò che accade nella mente del personaggio.

Esempi di monologhi nella letteratura classica

Sia i romanzi che la poesia e le opere hanno monologhi famosi. Il narratore nel poema "My Last Duchess" presenta un monologo in cui il carattere orribile del personaggio viene rivelato attraverso un racconto freddo della moglie defunta. Il romanzo di William Faulkner "The Sound and the Fury" usa flussi di coscienza per richiamare monologhi interiori di diversi personaggi principali.


soliloquio

Soliloquio e monologo drammatico sono così simili da essere spesso usati come sinonimi. Soliloquio è un monologo limitato alla drammaturgia, in cui gli attori parlano solo quando sono soli, o quando pensano di essere soli. Dal momento che un'opera teatrale è composta principalmente da dialoghi e pochissime narrazioni, il soliloquio è l'unico modo per il pubblico di accedere alla mente di un personaggio. I soliloqui sono generalmente considerati genuini, perché quando non c'è nessuno ad ascoltare, il personaggio non ha motivo di mentire, mentre in altri momenti nella commedia i suoi discorsi possono essere diffidenti.

Esempi di soliloqui nella letteratura classica

Shakespeare usava spesso il soliloquio. Forse il più famoso di tutti i tempi è "Essere o non essere" di Amleto, in cui riflette se uccidere o meno suo padre, anche se si chiede se lui stesso debba continuare a vivere. In "Romeo e Giulietta", Juliet fa un soliloquio - Romeou, Romeo, perché sei Romeo? "- non rendendosi conto di averla sentita.